piatto forte

loc. sost. il piatto più sostanzioso di un pasto: dicesi anche in senso esteso e figurato, specie quando vi si vuole aggiungere del caustico.
1903 [DELIN 1905 (Panzini)]
- Emilio SALGARI, I predoni del Sahara, 1903, cap. XII: "furono alzate le tende e tutti vi si rifugiarono per prepararsi la colazione e prendere poi un pò di riposo. Mentre Rocco s'occupava dei piatti forti, consistenti per lo più in una zuppa di legumi ed in frittelle di farina".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 04/07/2020