pola

s. f. (zool.) uccello dal piumaggio nerastro e lucido, simile alla cornacchia, ma di dimensioni minori e dal becco più corto; taccola, mulacchia.
1314 [GRADITe av. 1321]
- Francesco da Barberino, Documenti d'Amore, 1314 (tosc.): "Non so veder perché homo s'appelli / colui che vive sol per pascer gola, / ché vie più fa la calandra e la pola...".
- DANTE Alighieri, Commedia, Par., c. 21.35, av. 1321 (fior.): "E come, per lo natural costume, / le pole insieme, al cominciar del giorno, / si movono a scaldar le fredde piume; / poi altre vanno via sanza ritorno, / altre rivolgon sé onde son mosse, / e altre roteando fan soggiorno...".
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Scheda di redazione - TLIO - 06/12/2022