pollame

s. m. insieme di animali pennuti da cortile.
1366 [DELIN 1585, GRADIT av. 1479]
- Capitolare degli Ufficiali sopra Rialto, 1366 (venez.): "Che algun non osa vendere pollame né ove".
- Marchionne di Coppo Stefani, Cronaca fiorentina, 1378-85 (fior.): "Fu venduta di tre in otto fiorini la libbra di zucchero e al simile gli altri confetti. Li pollastri ed altri pollami a meraviglia carissimi, e l'uovo di prezzo di denari 12 in 24 l'uno...".
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Scheda di redazione - TLIO - 23/12/2019