restare male

loc. verb. rimanere contrariato, deluso.
1882 [DELIN 1939-40 (Palazzi)]
- Renato FUCINI, Le veglie di Neri, 1882, Scampagnata: "i miei ammiratori devono esser restati male sul serio allorché [...] mi videro sfliare con gli altri in canonica, dove il Piovano volle per forza [...] che si pigliasse un dito d'aleatico".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 06/07/2020