restarsene

v. pronom. intr. restare.
1581 [GRADIT 1921]
- Ippolito NIEVO, Le confessioni di un italiano, 1867, cap. V: "Lo sbirro si volse al suo compagno raccomandandogli di stare alla posta e di non addormentarsi: raccomandazioni udite con pochissimo conforto da colui che dovea restarsene a mangiar la nebbia". Cfr. Biasci 2012.
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Scheda di redazione - Firenze, Liceo Machiavelli - 25/11/2018
supervisore Francesca Cialdini - UniFI