retropalco

s. m. (teatr.) spazio dietro il palcoscenico che, a seconda delle esigenze sceniche, può essere unito a esso formando un unico spazio.
1888 [DELIN 1927, GRADITe 1932]
- Daniele Donghi, Sulla sicurezza dei teatri in caso d’incendio, Torino, Camilla e Bertolero, 1888, p. 64: "Allora la parete tagliafuoco sarebbe la parete divisoria il palco dal retropalco: ivi si stabilirebbe la porta di sicurezza chiudentesi da sé, e nel retropalco una porta comune; cosicché se questa rimanesse anche aperta, o per la pressione del pubblico o per altra ragione, la sicurezza non ne soffrirebbe".
Cfr. Paolo D’Achille, Domenico Proietti, Parole del (e dal) palcoscenico, in L’italiano sul palcoscenico, a cura di Nicola De Blasi, Pietro Trifone, Firenze, Accademia della Crusca - goWare, 2019, pp. 163-176 (anche e-book).
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Paolo D'Achille - UniRoma3 e Accademia della Crusca - 19/12/2023