reziario

s. m. nella Roma antica, gladiatore che, vestito della sola tunica, armato di tridente e di rete, cercava di avvolgere l'avversario armato prima di colpirlo.
av. 1336 [DELIN 1554, GRADIT av. 1498]
- Valerio Massimo volgarizzato, av. 1336 (tosc.): "l'altro avrebbe avuto il sopranome di Panfilio reziario, al quale si dicea che molto simigliava, se non fosse per amore del nipote".
- Chiose a Valerio Massimo, av. 1336 (fior.): "Uno retiario, ciò è uno campione che combattea in questa forma, ch'elli portava una rete e gittavala adosso a un altro campione, e, preso come pesce, l'uccidea, venne [a] questa battaglia e prese co la rete il compagno e quelli, rivolgendosi ne la rete come pesce, venne adosso ad Arterio...".
Per la prima attestazione cfr. Val. Max., IX, 14, 4: «Pamphili tertiarum, cui simillimus esse ferebatur, habuisset» (prob. da una lettura «retiari»).
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Scheda di redazione - TLIO - 23/12/2019