salace

agg. eccitante, afrodisiaco.
sec. XIV [DELIN 1546, GRADIT sec. XIV, Zingarelli17 1499]
- Rimedi d'Amore di Ovidio volgarizzati, sec. XIV prima metà (pis.): "e non meno è acconcia [cosa] a schifare le salace eruche, e ciò che apparecchia li nostri corpi a Venus".
L'att. è il portato di una trad. meccanica: nel volg. dell'Ars si trova il latinismo non adattato: «l'erba salax che viene da l'orto» (Arte Am. Ovid. (A), XIV prima metà (pis.)), a fronte di Ars am., II, 422: «herba salax» (con rif. alla rucola), con questa chiosa, prob. dello stesso volgarizzatore dell'Ars e dei Remedia: «Salax è una erba che fa rizare la verga» (Comm. Arte Am. (A), XIV prima metà (pis.)). Anche nel volgarizzamento D, di area ven., abbiamo il latinismo non adattato: «l'erba, che ha nome salax» (Arte Am. Ovid. (D), av. 1388 (ven.)), così commentato: «Et è una herba, la qual el appella salax, la qual fi dicta 'rucha' et nasce en li orti et è molto callida et fa a quella ovra» (f Commento a Ars am. (D), av. 1388 (ven.)).
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Scheda di redazione - TLIO - 24/12/2019