santala

s. m. e f. inv. (etnol.) chi appartiene ai Santal, popolazione del Bengala occidentale, di lingua del gruppo munda, costituita da nuclei di coltivatori e caratterizzata da statura bassa, naso largo, labbra grosse e capelli ondulati.
1883 [GRADITe 1927 "santal"]
- Cesare LOMBROSO, L’uomo delinquente, V ed., Torino, Fratelli Bocca Editori, 1897, p. 173: "E come, del resto, concludere ad un'uniforme influenza della religione quando si sa che se gli Alfourus ed i Santala, popoli quasi selvaggi e di un'onestà meticolosa, non hanno religione e al più adorano gli Spiriti, mentre gli ebrei con 3000 anni di monoteismo furono spesso dediti se non ai delitti, a mestieri equivoci e all'usura, prova che l'onestà può esistere senza credenze teistiche e viceversa?". Cfr. De Fazio 2012.
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Mariella Canzani - Collaboratrice Accademia della Crusca - 28/12/2023