semicosciente

agg. che non dimostra una perfetta coscienza di sé, delle proprie percezioni e del mondo esterno.
1876 [TOSO 1911 (C. W. Leadbeater)]
- Cesare LOMBROSO, Le più recenti scoperte ed applicazioni della psichiatria ed antropologia criminale, Torino [etc.], F.lli Bocca, 1893, p. 210: "Il 10° è una rea-nata, già con accessi epilettici motori, che in date epoche della vita, si presenta in stato epilettico continuato semicosciente, resta insofferente d'ogni freno, analgesica, stato che, ad intervalli più o meno lunghi, si acutizza con scariche psichiche terribili, durante cui ruba, insulta, uccide, ferisce, bestemmia". Cfr. De Fazio 2012.
- Beatrice SPERAZ (Bruno SPERANI), La fabbrica, 1894, cap. I: "Si potevano notare le faccie tranquille dei bravi lavoratori, sicuri del proprio valore; gli sguardi vagamente smarriti degli sfiduciati resi timidi dalla sventura; il sorriso protervo o fauto dei viziosi semicoscienti e degli inetti tuttavia baldanzosi". Cfr. Biasci 2012a.
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Mariella Canzani - Collaboratrice Accademia della Crusca - 11/12/2023