sesban

s. m. (vc. ar.) pianta del genere Sesbania, con fiori gialli raccolti a grappoli e frutti a legume, diffusi nei paesi caldi.
1810 [DEI sec. XIX, GRADIT 1960]
- Michele Tenore, Corso delle botaniche lezioni. Vol. II. Trattato di fitognosia, tomo II, Napoli, nella Stamperia Orsiniana, 1810, p. 167: "I nomi formati con vocaboli non greci, nè latini, come sono il nome sirico Ketmia, dato ad una specie d' Ibisco, l'arabo Alkekengi, dato ad una specie di Physalis, l'Egizio Sesban, dato ad una specie di Coronilla & c.".
- Giovanni Battista Brocchi, Giornale delle osservazioni fatte nei viaggi in Egitto, nella Siria e nella Nubia, 1822-1827, cit. da Luca Clerici (a cura di), Scrittori italiani di viaggio. Volume primo 1700-1861, Milano, Mondadori, 2008, p. 1099: "[la sponda] bagnata dalle acque esuberanti del Nilo, presenta ameni boschetti di sicomori, di tamarischi, di sesban, di gelsi selvatici e di palme".
Cfr. Mario Piotti, Retrodatazioni di viaggio, in "Italiano LinguaDue", vol. V, n. 1, 2013, pp. 207- 242.
Vedi il collegamento esterno
---
Scheda di redazione - Firenze, Liceo Machiavelli - 04/12/2018
supervisore Francesca Cialdini - UniFI