sgamare

v. tr. (roman.) (gerg.) adocchiare di nascosto; (estens.) notare, intuire, cogliere sul fatto.
1952 [GRADITe 1959]
- Angelo Fabi, Appunti sul linguaggio snob, in "Lingua nostra", XIII, 1952, pp. 54-55: "Su questa via รจ facile arrivare a un vero e proprio gergo snob, a quel noto gergo che annovera voci come dritto 'intelligente', fusto 'forte', ganzo 'capace, svelto', gettonare 'telefonare da un apparecchio a gettone', pila 'denaro', sgamare 'capire', simpaminizzare 'eccitare, tener desto' e via dicendo".
Cfr. Luca Lorenzetti, Ancora su "sgamare". Note di etimologia gergale, in "Quaderni di semantica", vol. XVII, 1996, n. 1, pp. 131-148 (cit. in D'Achille 2012: 124).
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Scheda di redazione - 20/02/2023