stracciatella

s. f. minestra ottenuta gettando nel brodo bollente un impasto a base di uova sbattute e parmigiano, fatto passare per un colino.
1914 [GRADITe 1931]
- Amedeo Pettini, Manuale di cucina e pasticceria, Roma, F.lli Marescalchi, 1914, p. 98: “14. STRACCIATELLA – Sbattete 6 uova, unitevi cucchiaio di formaggio, spezie sale: 5 minuti prima di servire, versate in un consumato bollente e appena alza il bollore, servite”
- Ada BONI, Il talismano della felicità, Roma, Colombo, 1927, p. 55: “La stracciatella. Per sei persone rompete in una terrinetta tre uova intere, e aggiungete un pizzico di sale, tre cucchiaiate di semolino fino e tre cucchiaiate di parmigiano grattato. Versate, a poco a poco, nella terrinetta un ramaiolo di brodo freddo, e con una forchetta o una piccola frusta di ferro stagnato sciogliete bene ogni cosa. Intanto avrete passato e messo sul fuoco la quantità di brodo necessario per sei scodelle. Quando il brodo bollirà, versatevi dentro d'un colpo il composto preparato, agitandolo o sbattendo forte con la forchetta o con la frusta. Lasciate bollire due o tre minuti dolcemente, sempre agitando o sbattendo, e otterrete una «stracciatella» a piccoli fiocchi leggerissimi.”.
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Corpus VoDIM - UniUPO - 14/04/2022