sublime

agg. eccelso, sommo (in riferimento a Dio, alla Vergine, agli angeli).
1282 [GRADITe av. 1321]
- Restoro d'Arezzo, Composizione del mondo colle sue cascioni, 1282 (aret.): "E anco potaremmo dire per rascione che Deo altissimo, soblime e grande è sopra tutte le cose e sopra tutte le casioni, lo quale regge e mantene lo mondo".
- DANTE Alighieri, Commedia, Par., c. 28.102, av. 1321 (fior.): "Così veloci seguono i suoi vimi, / per somigliarsi al punto quanto ponno; / e posson quanto a veder son soblimi".
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Scheda di redazione - TLIO - 20/09/2022