sunnita

s. m. e agg. che è proprio o appartiene alla setta musulmana più ortodossa.
1617 [GRADIT 1895]
- Pietro Della Valle, Viaggi di Pietro Della Valle il Pellegrino, parte seconda, Roma, a spese di Biagio Deversin, nella stamperia di Mascardi, 1658, lettera del 17 marzo 1617: "La setta abbracciata da' Turchi, che fra di loro è, per dir così, la comune e universale, che dicono dei sonniti". [sonniti]
- Antonio Foresti, Mappamondo Istorico, Venezia-Parma, Giuseppe dall'Oglio, 1710, p. 150: "Erano allora divisi gli animi de' Monsulmani in due fazioni: l'una detta de' Sunniti: l'altra degli Schiiti. I Sunniti, o sia Tradizionari, passavano in concetto di veri Fedeli; e gli altri, che Settatori di Alì vengono anche cognominati, erano considerati come Eretici da quegli del partito contrario".
Cfr. G. Zarra, Retrodatazioni di islamismi, in "Studi linguistici italiani", vol. XLIII, fasc. II, 2017, pp. 257-266: la voce, retrodatabile ai primi decenni del Seicento, gode di buona vitalità tra Sette e Ottocento soprattutto nella letteratura di viaggio e in opere di erudizione. Le più antiche attestazioni ottocentesche sono ricavabili dall'archivio digitale del quotidiano "La Stampa".
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Scheda di redazione - 05/09/2018