Retrodatazione di tapas - Data di prima attestazione

tapas

1 s. m. inv. (relig.) nel linguaggio religioso dell'induismo, ascesi; temperatura del corpo più elevata del normale raggiunta dall'asceta durante la sua pratica.

1842 [GRADITe 1967]

- Auguste Siguier [trad. it. Andrea Bendotti], Le grandezze del cattolicismo, vol. I, Milano, dalla Società tipogr. de' classici italiani, 1842, p. 171.

- Cesare LOMBROSO, L’uomo delinquente, V ed., Torino, Fratelli Bocca Editori, 1897, p. 2: "[...] da questa maggiore facilità l'uomo è tratto all'inerzia, alla Tapas, al Kefi, allo Joga, agli ascetismi della Tebaide". Cfr. De Fazio 2012.

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Mariella Canzani - Collaboratrice Accademia della Crusca - 15/11/2023

2 s. f. pl. stuzzichini consumati con un aperitivo, serviti nei bar spagnoli.

1967 [GRADIT sec. XX, GRADITe 1985]

- Emio Donaggio, Le vere «tapas» di San Feliù, in “Stampa sera”, Torino, 25-26 aprile 1967, p. 3: "il tardo pomeriggio è ideale per gustare le tapas, cosucce che dovrebbero servire a fare da base alla cena."

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Gianluca Minetto - studente UniUPO - 09/10/2023