tenere la lingua a posto

loc. verb. controllare il proprio linguaggio.
1892 [DELIN 1922 (Zingarelli)]
- Remigio ZENA, La bocca del lupo, 1892, cap. XXV: "Pellegra [...] anche dietro le spalle, era donna prudente da tenere la lingua a posto circa quello che sapeva".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 15/07/2020