timbrato
        
            
                agg. di suono o voce, che ha un timbro sonoro.
            
            
                1894
[GRADIT 1994]
            
            
            
                
- Beatrice SPERAZ (Bruno SPERANI), 
La fabbrica, 1894, cap. IX: "Parlava lesto, colorendo le frasi con la sua voce profonda, ben timbrata, completando con un gesto vibrato, un'occhiata, o un sorriso, certi pensieri embrionali".                
             
             
        
            Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
        
            
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                Scheda di redazione - UniUPO - 16/09/2020