tipizzare

1 v. tr. e intr. pronom. (vc. tosc.) bisticciare, litigare.
1870 [DELIN e GRADITe 1942 (Migliorini) "tipizzare"]
- Pietro Fanfani, I diporti filologici. Con altri opuscoli della materia medesima, Firenze, tip. G. Carnesecchi, 1870, Dialogo VIII, p. 186: "Antonio. Attenti! ecco i Flagellumdei de' gallicismi e de' neologismi. Guarda la gamba. Pietro. Guarda la gamba, sì... che ti pare di aver detto una bella cosa? Sentiamo un po'. Luigi. (Ho capito, principiano a tipizzarsi)".
Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002. Balducci definisce tipizzarsi come 'uniformarsi, rendersi uguali', ma cfr. Pietro Fanfani, Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana, nuova ed. con duemila aggiunte per cura di G. Frizzi, Milano, Libreria di educazione e d'istruzione P. Carrara, 1865, p. 47, s.v. Bisticciare: "[...] Tipizzarsi è contendere con motti arguti, e spesso ingiuriosi; ma più che altro è proprio di ragazzi".
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Scheda di redazione - 04/12/2021
2 v. tr. rendere conforme a un tipo.
1913 [DELIN e GRADITe 1942 (Migliorini)]
- Giuseppe Lombardo Radice, Lezioni di didattica e ricordi di esperienza magistrale, Palermo, Sandron, 1913 [si cita dall'ed. 1923, p. 306]: "La recente Pedagogia sperimentale [...] osservando il bambino, non guidata da un concetto dell'arte, astrae e tipizza una successione di interessi e di attitudini, sulla quale molti poi modellano i programmi del disegno".
Cfr. Sanzio Balducci, Retrodatazioni lessicali italiane, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2002.
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