travetto

s. m. dal torinese travet, impiegatuccio subalterno, di rango modesto e mal retribuito.
1870 [GRADITe 1876 (V. Imbriani, "Passeggiate romane")]
- Eugenio T. Dupré, Le sciagure di Ilote. Tragedia, Rieti, Tipografia Trinchi, 1880, pp. 60-61: "E vero sia pur anco che il lavoro / D'un Travetto da mille, assai pagato / Saria con cento lire... [...] Ai Travetti / Ai Travotti alle Travi ogni pensiero: / indennità di via, d'alloggio, aumento / Del soldo, perché i vivere son cari / Tutto ceda per essi... è questo il primo / Compito del Governo". Cfr. Balducci 2002.
Dal nome del protagonista della commedia piemontese di Vittorio Bersezio Le miserie d' monsù Travet (1862), versione in lingua Le miserie del signor Travetti (1868), a cui seguono Le prosperità del signor Travetti (1870). Cfr., fra l'altro, Giulia Tellini, Le miserie d' monsù Travet: dal teatro al cinema, in L'Italianistica oggi: ricerca e didattica. Atti del XIX Congresso dell'ADI - Associazione degli Italianisti (Roma, 9-12 settembre 2015), a cura di B. Alfonzetti, T. Cancro, V. Di Iasio, E. Pietrobon, Roma, Adi editore, 2017, pp. 1-7. DELIN 1891 (Petrocchi) travet, anche travetti; GRADIT 1875 (F. Cameroni, "Interventi critici sulla letteratura italiana") travet. Per il nome dell'autore delle Sciagure di Ilote cfr. catalogo SBN; DBI, s.v.: Eugenio Duprè Theseider.
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Mariella Canzani - Collaboratrice Accademia della Crusca - 03/03/2021