una pasta d'uomo

loc. sost. persona buona e di ottimo carattere.
1901 [DELIN 1965 (Garzanti)]
- Paolo VALERA, La folla, 1901: "Non aveva che da aprire bocca per avere tutto quel diavolo che desiderava. Bentorni era una pasta d'uomo che l'avrebbe indorata se avesse potuto".
Cfr. G. Biasci, Nuove retrodatazioni da testi letterari otto-novecenteschi, Roma, Aracne, 2012.
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Scheda di redazione - UniUPO - 16/07/2020