zagial

s. m. inv. vc. arab. (metr.) forma metrica araba di poesia strofica e popolare, in uso nella Spagna musulmana nell’XI e XII sec., che ha esercitato un influsso nella metrica romanza.
1929 [GRADITe 1961]
- EncIt, vol. III, p. 857: Il zagial è altra forma strofica popolare, che però non fu usata se non per la poesia vernacola; noto rappresentante, che la usò per scopi letterari, ne fu il trovatore errante Ibn Quzmàn, morto a Cordova nel 555 èg. (1159–1160 d.c)".
Cfr. A. D. Manconi, Lettera Z (parziale: ZA), in "AVSI", vol. II, 2019, p. 168.
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AVSI - Archivio per il Vocabolario Storico Italiano - 18/01/2021