zapote

s. m. (bot.) frutto della pianta zapote, del genere Casimiroa (Casimiroa edulis), con frutti commestibili e foglie e semi con proprietà curative e ipnotiche, diffusa spec. in America latina e coltivata anche in Provenza.
1780 [GRADITe 1961]
- Francisco Xavier Clavijero, Storia antica del Messico cavata da’ migliori storici spagnuoli, e da’ manoscritti, e dalle pitture antiche degl’indiani, tomo I, Cesena, Blasini, 1780, p. 50: "Ora poi le frutte indubitamente di quella terra originarie sono l’Ananàs, la quale per essere a prima vista alla pigna somigliante, Piña fu dagli Spagnuoli appellata: il Mamei, la Chirimoya, l’Anona, il Chicozapote, il Zapote bianco, il Zapote giallo, il Zapote di S.Domenico, [...] e parecchie altre la notizia delle quali non importa ai leggitori Italiani".
Cfr. A. D. Manconi, Lettera Z (parziale: ZA), in "AVSI", vol. II, 2019, p. 179.
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AVSI - Archivio per il Vocabolario Storico Italiano - 18/01/2021